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FRANCESCO SPADARO

Ceramiche persiane

Il segreto della leggerezza

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Fondazione Robert Hawthorn kitson

Casa Cuseni - Taormina

Indice

©  Fondazione Robert Hawthorn Kitson

Divieto di riproduzione anche parziale 

dei testi e delle immagini

Fondazione Robert Hawthorn kitson

Casa Cuseni - Taormina

Via Leonardo da Vinci, 5

98039 Taormina

Testi e ricerca

Francesco Spadaro

Progetto grafico e foto

Egidio Marisca

VASETTO

BICCHIERE CON MANICI

BROCCA

COPPA

COPPA CON BORDO A TESTA PIATTA

COPPA

GRANDE PIATTO

COPPA

COPPA

COPPA

La produzione fittile persiana nel XII-XIII secolo d.C. nel sito di Karshan - Iran

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I ceramisti persiani del XII° secolo proposero una innovazione tecnica straordinaria, la cosiddetta pasta fritta, un composto ottenuto miscelando silice, materiale vetroso polverizzato e una piccola parte di una speciale finissima argilla bianca spesso importata da luoghi diversi da quelli di produzione. Il materiale vetroso polverizzato per tale miscela era prodotto da sabbia e da soda ottenuta per calcinazione di piante, portate a temperature sufficientemente alte per farle fondere in vetro trasparente.

L’introduzione della pasta fritta costituì un’innovazione importante che consentì ai ceramisti islamici di realizzare oggetti molto leggeri e molto resistenti che, decorati con invetriature trasparenti o colorate, furono in grado di competere, per bellezza e qualità, con le raffinate porcellane cinesi.

Abu’l Qasim, lo storico del tempo, ci racconta che la prerogativa di tale lavorazione aveva il duplice vantaggio di poter essere tirata molto sottile, in modo da rivaleggiare con le porcellane cinesi di altissima qualità e di magnifica fattura. I composti ricchi di silice avevano una solidità che la terracotta da sola non poteva avere, di contro però, erano difficili da lavorare poiché la scarsità di argilla limitava la plasticità del manufatto, costringendo i ceramisti dell’Islam persiano all’utilizzo di appositi stampi.In questa presentazione proponiamo alcune ceramiche di altissimo pregio,

realizzate in Persia prima dell’invasione Mongola, la quale porrà definitivamente fine a questo splendido momento artistico.

Vi presentiamo manufatti realizzati tra il XII° e XIV° secolo nella regione di Tape Siyalk (Kashan). In alcuni di essi è evidente l’influenza del vicino Egitto e della Siria, visibile nella decorazione degli oggetti prima della smaltatura finale. 

Presentiamo una coppa monocroma in bianco opaco con decorazione segreta e fondo in madreperla, un vaso e due coppe monocrome blu cobalto, due coppe monocrome, una verde ed una turchese, tutte realizzati con un composto di pasta fritta e decorate a pennello, completate con l’invetriatura, ovvero la verniciatura dell’oggetto in una glassa di vetro fuso trasparente e colorato, in turchese, in verde, in blu o in altre tonalità di colore. Per ottenere il verde, l’ossido di rame veniva ridotto con il piombo o ossigenato con la soda per ottenere il turchese; il colore bruno del lustro veniva realizzato con l’utilizzo di altri ossidi metallici.  Vi sottoporremo eleganti scritture epigrafiche in cufico e un lustro con epigrafe bene-augurale.  

Questi oggetti sono stati collezionati Robert Hawthorn Kitson durante i suoi numerosi viaggi in terra d’oriente, tra il 1910 ed il 1930, e rappresentano una piccola ma omogenea testimonianza delle capacità artigiane ed artistiche dei ceramisti persiani della regione di Tape Siyalk (ovvero Kashan) durante il periodo XII-XIV secolo d.C. 

Il restauro di questi manufatti è stato curato dall’archeologo di fama internazionale dott. Dinu Adamesteanu, tra il 1955 ed il 1957.

VASETTO

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Vaso piriforme in pasta artificiale fritta con invetriatura verde rame e decorazioni in nero, simili a girasoli. Kashan, XII secolo. Misure: Altezza cm 8. Diametro cm 10. Numero di archivio 64.

BICCHIERE CON MANICI  

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Corpo in pasta artificiale fritta con invetriatura molto spessa in verde, Kashan, XII secolo. Sotto l’invetriatura disegni geometrici. Misure: altezza cm 10 - larghezza cm 10. Numero di archivio 65. Il bicchiere appare privo di manici e rotto nella parte alta, che presenta una decorazione che non è possibile interpretare. Originariamente l’altezza del manufatto era di circa 13 cm.

BROCCA

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BROCCA
Corpo in pasta artificiale fritta lavorato su uno stampo, con invetriatura blu cobalto. Kashan (?), XII secolo. Misure:  altezza cm 33 - larghezza cm 23. Numero di archivio 75. Il collo dell’oggetto è decorato con semplici elementi circolari mentre la bocca ha la forma di una coppa tipica delle lavorazioni iraniane, con bordo estroflesso. Sei introflessioni verticali accentuano la svasatura della parte alta della brocca. L’invetriatura blu cobalto è molto spessa. Questa brocca è decorata

COPPA

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COPPA
Corpo in pasta artificiale fritta con decorazione in nero sotto un’invetriatura blu cobalto. Iran, XII secolo d.C . Misure: larghezza del maggiore diametro cm 21. Larghezza della parte alta della coppa cm 18,5. Larghezza al piede cm 7. Numero di archivio 93. Coppa su piede ad anello e parete arrotondata con invasatura introflessa. Il motivo decorativo è presente solo sulla parte alta della coppa, per meglio evidenziare il colore dell’invetriatura. Il motivo decorativo all’interno è limita

COPPA

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COPPA
Corpo in pasta artificiale fritta con un’invetriatura blu cobalto. Piede ad anello con bordo leggermente estroflesso. Sei elementi verticali dividono la superficie esterna della coppa in altrettante zone, tutte decorate, tono su tono, con disegni fantastici di raro riscontro in altre decorazioni coeve. Misure: diametro cm 20, altezza cm 14. Altezza degli elementi verticali cm 10. Kashan, seconda metà del XII secolo. Numero di archivio 94-95.

GRANDE PIATTO

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GRANDE PIATTO
Terracotta dipinta in lustro su un’invetriatura bianca opaca e tocchi di turchese, Kashan, XII secolo.  Misure: diametro maggiore cm 33. La parte centrale, decorata con epigrafe in cufico, è invasata, e misura cm 17. Numero di archivio 102. Presenta una scrittura circolare ed al centro una figura stilizzata. Sul retro del piatto la pittura a lustro presenta motivi circolari concentrici, dal centro della composizione al margine esterno  Lo spessore del pennello è diverso, più ...

COPPA

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COPPA
Corpo in pasta artificiale fritta con invetriatura bianca opaca, Kashan, XII-XIII secolo. Misure: diametro 16,5 cm - altezza 7 cm. Numero di archivio 108. 
Intagliando la superficie dell’oggetto prima che esso sia completamente asciutto si ottiene un lavoro traforato. L’invetriatura molto densa copre questi piccoli tagli, disposti regolarmente e armonicamente sulla superficie a formare uno schema a griglia geometrica, creando un effetto che in Cina era noto come “a chicco di riso”...

COPPA

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COPPA
Corpo in pasta artificiale fritta con invetriatura bianca opaca, Kashan, XII-XIII secolo. Misure: diametro 16,5 cm - altezza 7 cm. Numero di archivio 108. 
Intagliando la superficie dell’oggetto prima che esso sia completamente asciutto si ottiene un lavoro traforato. L’invetriatura molto densa copre questi piccoli tagli, disposti regolarmente e armonicamente sulla superficie a formare uno schema a griglia geometrica, creando un effetto che in Cina era noto come “a chicco di riso”...

COPPA

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COPPA
Corpo in composto non omogeneo per la presenza di terracotta, su piede ad anello e parete arrotondata con invasatura classica. Il motivo decorativo all’interno è limitato al fondo della coppa, in azzurro turchese sotto una invetriatura giallo opalina, Iran, XI secolo d.C. Misure: cm 16 di diametro e 10 cm di altezza. Numero di archivio 140 Bis.

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